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Scansano

Scansano fa parte del comune di Grosseto, da cui dista circa 20 chilometri. L'antico borgo sorge su un poggio che si innalza a cavallo tra la Valle dell'Ombrone e la Valle dell'Albegna, in una zona ricca di reperti archeologici del periodo etrusco-romano. Il paese, di origini medievali, fu controllato dalla famiglia Aldobrandeschi fin dal Duecento e, nel corso del Quattrocento, venne ereditato dagli Sforza a seguito di un matrimonio e incluso nella loro contea che si inoltrava fino a Castell'Azzara.

Agli inizi del Seicento anche Scansano entrò a far parte delGranducato di Toscana, seguendo il destino di tutti gli altri centri della contea sforzesca. Tra il 1780 e il 1897 la regolamentazione dell'estatatura elevò la località di Scansano al ruolo di "vicecapoluogo" della provincia di Grosseto.

Il nucleo storico del paese è racchiuso all'interno delle Mura dell'antico castello di Scansano, delle quali si conservano alcuni tratti addossati alle case, un torrione rotondo e una porta cinquecentesca. Nel centro storico sono ben conservati numerosi palazzi signorili edificati in epoca medievale, tra i quali lo Spedale, il Palazzo del Podestà e il Palazzo Pretorio che ospita il Museo archeologico con reperti provenienti dall'area del Ghiaccio Forte e il Museo della Vite e del Vino. La Chiesa di San Giovanni Battista, di origini medievali, venne restaurata nel corso del Settecento; la Chiesa della Madonna delle Grazie, ricostruita in forme neoclassiche, si trova fuori dalle mura lungo la strada che conduce a Manciano.

Uscendo da Scansano si incontra il convento del Petreto, raggiungibile seguendo una strada secondaria a sinistra, immediatamente prima del bivio per Manciano e Roccalbegna. Il complesso di edifici, nel suo aspetto attuale, è riferibile all'inizio del '500 ma potrebbe essere stato fondato in epoca antica; il convento fu oggetto di varie ristrutturazioni fra XVII e XVIII secolo. Secondo una notizia, un convento più antico, dedicato a San Pietro, all'inizio del XIV secolo avrebbe ospitato un gruppo di fati eretici seguaci di Fra Dolcino. Dolciniani sono segnalati analogamente anche nei conventi di Monte di Muro di Scarlino, della Nave di Montorsaio e di San Giovanni di Gavorrano. La frammentarietà di queste notizie non permetterà però di identificare con certezza San Pietro con il Petreto. Il convento non è aperto al pubblico. Si può visitare solo la chiesa, rivolgendosi al parroco di Scansano.

Intorno a Scansano si trovano una serie di siti e città Etrusche come Sovana ed altre.

L'insediamento Etrusco del Ghiaccio Forte fu individuato nell'anno 1973 a seguito di saggi di scavo che, oltre a larghi tratti della cinta muraria, misero in luce anche strutture della pianta urbana.

Le successive, anche se brevi campagne di scavo, l'ultima delle quali risalente all'anno 1981, hanno consentito di accertare la distruzione dell'abitato a seguito di incendio, l'individuazione di una stipe votiva ricca di reperti in bronzo e in terracotta, l'identificazione di un forno fusorio, la localizzazione di tre porte di accesso all'abitato ed alcuni vani di abitazione.

Recentemente il sito archeologico è stato acquistato dall'Amministrazione Comunale di Scansano ed è visitabile seguendo le indicazioni dei cartelli turistici stradali.
Altra attrattiva del territorio circostante Scansano sono i castelli e le antiche ville. Vi segnaliamo il Castello di Montepò, il Castello di Cotone e la Fattoria di Pomonte (già Villa Sforzesca).